- Michael Saylor ha alimentato voci di mercato pubblicando un criptico segnale di “punti verdi”, ampiamente visto come un preludio ad acquisti di Bitcoin da miliardi di dollari.
- Le riserve liquide della società sono salite a 2,19 miliardi di dollari dopo una serie di rapide vendite di azioni alla fine di dicembre.
- MicroStrategy attualmente detiene un tesoro di 671.268 BTC, vantando quasi 10 miliardi di dollari di profitti teorici nonostante le recenti oscillazioni di prezzo.
MicroStrategy non si limita a mantenere la posizione; sta allargando il solco. In un anno segnato dal FOMO istituzionale, il gigante del software ha nuovamente rimodellato il suo bilancio per restare un passo avanti rispetto alla concorrenza.
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Un tesoretto da 2,2 miliardi di dollari pronto per essere impiegato
Mentre la maggior parte dei consigli di amministrazione è impegnata a tagliare i costi per i bilanci di fine anno, la leadership di MicroStrategy ha trascorso le ultime settimane del 2025 accumulando una quantità sorprendente di liquidità. La società ha rivelato che la sua posizione in contanti è salita a 2,19 miliardi di dollari, un enorme balzo alimentato da un’esecuzione spietata del suo programma azionario.
Non si tratta solo di una rete di sicurezza per il pagamento dei debiti. Tra il 15 e il 21 dicembre, l’azienda ha venduto aggressivamente 4,5 milioni di azioni di Classe A. Solo questa manovra ha aggiunto 748 milioni di dollari di nuovo capitale. Nel mondo di Michael Saylor, detenere così tanta “polvere da sparo” è solitamente una condizione temporanea. La storia della società dimostra che i dollari in bilancio sono semplicemente Bitcoin non ancora acquistati.
Questo livello di preparazione conferisce loro un vantaggio tattico che i tradizionali hedge fund possono solo sognare. Detenendo miliardi in contanti, possono acquistare istantaneamente qualsiasi correzione di mercato senza attendere approvazioni bancarie o nuove linee di credito. È una lezione magistrale di agilità nella gestione di un’impresa da miliardi di dollari.
Il mistero dei “Punti Verdi” e la reazione dei retail
I numeri raccontano una storia, ma i social media ne raccontano un’altra. Il 20 dicembre, Michael Saylor ha pubblicato su X un criptico post con dei “punti verdi”. Per i non addetti ai lavori, sembrava un errore. Per i veterani di Bitcoin, era un richiamo irresistibile. Questa abbreviazione specifica è diventata la mossa distintiva di Saylor, che spesso arriva pochi giorni prima che la società presenti un 8-K ufficiale per annunciare un massiccio acquisto di Bitcoin.
La reazione del mercato è stata immediata. I trader hanno iniziato a anticipare la notizia prevista, scommettendo che il più grande detentore aziendale al mondo stesse per assorbire l’offerta rimanente. Questo “premio Saylor” spesso sostiene i prezzi anche quando il mercato cripto più ampio appare debole. Quando il deposito ufficiale arriva sulla scrivania della SEC, la società di solito ha già terminato il suo lavoro, lasciando agli altri l’inseguimento del momentum.
Questa strategia comunicativa è geniale nella sua semplicità. Costruisce una narrazione di accumulo inevitabile che gli investitori retail e persino alcune istituzioni trovano impossibile ignorare. Ogni punto condiviso è un promemoria che la fornitura di Bitcoin è finita, ma l’appetito di MicroStrategy sembra inesauribile.
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Uno sguardo più attento alla corsa agli acquisti del 2025
Il ritmo delle acquisizioni quest’anno è stato a dir poco frenetico. MicroStrategy si è effettivamente trasformata in un aspirapolvere di Bitcoin, acquisendo asset indipendentemente dal prezzo.
- In una frenetica finestra di metà dicembre, la società ha processato un acquisto di 10.645 BTC, spendendo quasi un miliardo di dollari in soli sette giorni.
- Non hanno esitato nemmeno sul prezzo, acquistando a una media di 92.098 dollari per moneta.
- All’inizio dello stesso mese, hanno effettuato un altro acquisto di 10.624 BTC, mostrando una costanza che ormai è il loro marchio di fabbrica.
Riscrivere le regole della tesoreria aziendale
Il caveau di MicroStrategy ora detiene la straordinaria cifra di 671.268 BTC. Con un investimento totale superiore ai 50 miliardi di dollari, hanno superato una soglia in cui la società è ormai una proxy per l’asset stesso. Ma la vera storia è nei margini. Con un punto d’ingresso medio di 74.972 dollari, la società sta attualmente seduta su quasi 10 miliardi di dollari di profitti non realizzati.
Questo cuscinetto di profitto è la loro arma più grande. Significa che Saylor può ignorare cali del 20% o 30% che schiaccerebbero un concorrente meno capitalizzato. Per MicroStrategy la volatilità non è un rischio da gestire; è un’opportunità da sfruttare. Questo enorme buffer di profitto permette loro di mantenere in crescita il loro parametro “Bitcoin-per-share”, che è diventato l’obiettivo primario della base azionaria.
L’impatto più ampio su Wall Street sta diventando sempre più difficile da negare. Stiamo assistendo a una nuova ondata di CEO stufi di vedere il proprio cash svalutarsi per l’inflazione. Trattando Bitcoin come asset di riserva principale, MicroStrategy ha fornito una tabella di marcia su come una società pubblica può sfuggire al “cubetto di ghiaccio che si scioglie” del dollaro. Finché la società riuscirà a mantenere il proprio titolo scambiato a un premio rispetto agli asset, il ciclo di vendita di azioni per acquistare più Bitcoin probabilmente continuerà finché l’offerta non finirà semplicemente.
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