L’Orologio dell’Apocalisse Quantistica è appena passato dal mito alla realtà su una scheda del browser.
Questo ingegnoso nuovo strumento online prevede che i computer quantistici riusciranno a decifrare le chiavi private di Bitcoin tra circa due anni, quindi segnatevi la data: 8 marzo 2028.
Al momento, è in corso un conto alla rovescia di 2 anni e 4 mesi verso il momento in cui un computer quantistico rilevante per la crittografia, o CRQC, realizzerà il famigerato attacco con l’algoritmo di Shor, infrangendo la fortezza crittografica di Bitcoin.
Decifrare le chiavi private dalle chiavi pubbliche
Dietro questo oracolo digitale ci sono il dottor Richard Carback, mago della crittografia, e l’imprenditore nel settore delle criptovalute Colton Dillion, che hanno elaborato la profezia sotto Postquant Labs e Hadamard Gate Inc.
I loro calcoli indicano che circa 1.673 qubit logici “magici” saranno sufficienti per sottrarre le chiavi private di Bitcoin dalle loro controparti pubbliche, basandosi sugli ultimi studi accademici e sulle roadmap di giganti del settore quantistico come IBM e Google.
E la questione è che una capacità di 1.673 qubit non è poi così elevata.
Se la profezia si avvererà, gli indirizzi Bitcoin che hanno mai speso fondi, come i vecchi P2PK e i P2PKH riutilizzati, improvvisamente assomiglieranno a castelli di vetro, vulnerabili ad attacchi quantistici immediati.
I nuovi indirizzi Taproot e Segregated Witness sono al sicuro per ora, poiché solo le loro versioni hash sono esposte, concedendo ai possessori un po’ di tempo in più.
2028 o 2039?
L’argomento è caldissimo e, come sempre – o forse ancora di più questa volta – gli esperti sono in disaccordo sul dramma del conto alla rovescia quantistico.
La data aggressiva del 2028 si scontra con le stime più caute di istituzioni come NIST e il Global Risk Institute, che collocano una minaccia credibile tra il 2028 e il 2035.
Poi c’è Craig Gidney di Google, che in un paper del 2025 suggerisce che le risorse quantistiche necessarie potrebbero essere 20 volte inferiori per violare la crittografia RSA-2048, spostando forse la scadenza più vicino al 2030.
David Carvalho, CEO di Naoris Protocol, avverte persino di rischi entro cinque anni, mentre il Global Risk Institute dipinge un quadro inquietante con una probabilità del 50% di una minaccia seria entro il 2039, con un’accelerazione rapida negli anni 2030.
Resistenza quantistica
Dall’altro lato dello spettro, Adam Back di Blockstream rimane calmo e continua per la sua strada, affermando che non ci sono minacce degne di nota per almeno altri 20 anni.
Tuttavia, ammette che futuri progressi quantistici potrebbero costringere i possessori di Bitcoin a correre ai ripari, ovvero migrare le loro monete verso fortezze resistenti ai quanti.
In ogni caso, la tecnologia quantistica avanza. IBM prevede di lanciare Quantum Starling, il primo computer quantistico fault-tolerant, entro il 2029.
Google sta già raggiungendo traguardi record nei chip, come il Willow da 105 qubit, trasformando la fantascienza in fatti concreti del prossimo futuro.
Quindi la domanda è più che legittima: il castello crittografico di Bitcoin sta per incontrare il suo drago quantistico?
Il tempo scorre e, che tu sia scettico o preoccupato, questa storia quantistica sta voltando pagina per la sicurezza delle criptovalute in tutto il mondo.
Esperto di criptovalute e Web3, fondatore di Kriptoworld
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Con anni di esperienza nella copertura del settore blockchain, András offre reportage approfonditi su DeFi, tokenizzazione, altcoin e regolamentazioni crypto che stanno plasmando l’economia digitale.



