Presidente dell’ASIC australiano: se non si abbracciano nuove tecnologie come la tokenizzazione, il mercato dei capitali del Paese potrebbe essere superato da altre nazioni
Secondo quanto riportato da Jinse Finance, il presidente dell'Australian Securities and Investments Commission (ASIC), Joe Longo, ha dichiarato che, a meno che l'Australia non abbracci nuove tecnologie, inclusa la tokenizzazione, il suo mercato dei capitali rischia di essere superato da altri Paesi. Longo ha sottolineato mercoledì al National Press Club: "Man mano che altri Paesi si adattano e innovano, esiste un reale rischio che l'Australia diventi una 'terra di opportunità mancate', oppure che si limiti ad accettare passivamente gli sviluppi provenienti dall'estero." Secondo le stime del Boston Consulting Group (BCG), attualmente oltre 35,8 miliardi di dollari di asset del mondo reale sono stati tokenizzati on-chain, cifra che potrebbe salire a 16 trilioni di dollari entro il 2030; McKinsey & Co prevede invece una stima più conservativa di 2 trilioni di dollari. Anche le autorità di regolamentazione dei mercati negli Stati Uniti hanno proposto il concetto di trading 24/7, "che potrebbe essere più fattibile in alcune categorie di asset", mentre leader finanziari come il CEO di BlackRock, Larry Fink, stanno promuovendo la tokenizzazione di tutte le tipologie di asset, dalle azioni alle obbligazioni fino ai fondi del mercato monetario, considerandola una soluzione.
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