Bitcoin è scambiato con uno sconto del 30% rispetto al fair value del Nasdaq
Attualmente Bitcoin viene scambiato con uno sconto di circa il 30% rispetto al suo fair value implicito dal Nasdaq 100. Anche se qualsiasi sostenitore convinto di Bitcoin sa già quanto l’asset sia sottovalutato in questo momento, questo rapporto mette in evidenza in modo proporzionale il prezzo ribassato di BTC. Ed è una divergenza che storicamente ha implicato una profonda sottovalutazione.
Secondo i dati di ecoinometrics, basati sulla sua correlazione a lungo termine con l’indice tecnologico, il fair value di Bitcoin si attesta vicino ai 156.000$, mentre i prezzi spot oggi si aggirano intorno ai 110.000$.
L’ultima volta che abbiamo visto un divario simile è stato nel 2023, e ha preceduto un significativo rally. Come afferma ecoinometrics:
“A meno che tu non creda che il mercato toro sia già finito, è probabile che questo divario si riduca man mano che Bitcoin recupera terreno.”
Nonostante Bitcoin abbia sottoperformato rispetto ai titoli tecnologici nelle ultime settimane, i dati di Bloomberg mostrano che la sua correlazione con i principali indici statunitensi rimane intatta. Questo suggerisce che il mercato si stia ricalibrando piuttosto che crollando. Lo sconto di circa il 30% di Bitcoin rispetto al suo fair value implicito dal Nasdaq rappresenta uno dei divari di valutazione più ampi visti negli ultimi due anni. Quando l’appetito per il rischio tornerà, quel capitale potrebbe fluire verso Bitcoin.
Azzeramento dell’open interest
Il flash crash di ottobre ha cancellato oltre 12 miliardi di dollari in open interest, una delle contrazioni più brusche nella storia dei derivati su Bitcoin. L’open interest sui futures è sceso da 47 miliardi a 35 miliardi di dollari, a causa di un diffuso deleveraging.
Molti analisti interpretano questo evento come un reset rialzista. La leva finanziaria è stata eliminata, lasciando spazio a una domanda spot organica e a nuovi afflussi negli ETF. BitMine e Tom Lee di Fundstrat hanno dichiarato alla CNBC che il “grande evento di deleveraging” sta ancora affliggendo il mercato crypto, ma con l’open interest ora ai minimi storici in un momento in cui sia i fondamentali di Bitcoin che di Ethereum sono solidi, “vedrai un rally crypto prima della fine dell’anno.”
Inoltre, l’open interest sulle opzioni ora supera quello sui futures di 40 miliardi di dollari, segno di una crescente sofisticazione del mercato e di una riduzione della leva speculativa. Come sottolinea Glassnode:
“Il panorama dei derivati di Bitcoin sta cambiando mentre l’open interest sulle opzioni inizia a rivaleggiare con quello sui futures. I mercati si stanno spostando verso strategie a rischio definito e di volatilità, il che significa che i flussi sulle opzioni, piuttosto che le liquidazioni sui futures, stanno diventando una forza più influente nel determinare l’andamento dei prezzi.”
Rotazione dall’oro a Bitcoin: una riallocazione macro
Nel frattempo, il rally record dell’oro sembra perdere slancio. Bloomberg ha riportato il 22 ottobre che persino i “gold bulls” più convinti stanno riconoscendo che l’impennata appare eccessiva dopo il calo settimanale più marcato del lingotto in oltre un decennio.
Gli analisti hanno detto a Reuters all’inizio di questo mese che l’eccezionale corsa sopra i 4.000$ per oncia ha costretto gli investitori a ripensare la durata del movimento, con molti che ora si stanno spostando verso asset ad alta beta come Bitcoin.
L’investitore Anthony Pompliano ha descritto un’imminente “grande rotazione” dall’oro a Bitcoin, osservando che Bitcoin spesso segue l’oro con un ritardo di circa 100 giorni nei cicli di performance. La situazione di questo trimestre si allinea strettamente a quel modello storico: l’oro ha sovraperformato per mesi, e la sottovalutazione di Bitcoin rispetto alle azioni ora sembra la tempesta perfetta per una riallocazione.
La preferenza degli investitori più giovani per asset nativi digitali, combinata con la superiore portabilità e l’offerta finita di Bitcoin, rafforza questa tendenza strutturale. Mentre l’oro si prende una pausa e la liquidità cerca riserve di valore a maggiore beta, Bitcoin torna ancora una volta a essere la destinazione naturale.
Un’opportunità rara nel prezzo di BTC per investitori di lungo periodo
Quando il prezzo di BTC resta così tanto al di sotto del suo fair value implicito dal Nasdaq, la storia mostra che si tratta di un’opportunità. Uno sconto del 30% non si vedeva da quasi due anni. Con l’open interest azzerato, la leva finanziaria resettata e gli afflussi istituzionali che si stanno stabilizzando, le condizioni assomigliano più a una fase di accumulo che a un top di mercato.
Se la narrativa del mercato toro regge, Bitcoin potrebbe rapidamente colmare il divario di valutazione nei prossimi mesi, proprio come nei cicli precedenti dopo importanti eventi di deleveraging. Mentre i mercati rivalutano il rischio, la rotazione fuori dall’oro e il ritorno su Bitcoin potrebbero essere il catalizzatore che innesca la prossima gamba rialzista.
L’articolo Bitcoin is trading at a 30% discount relative to Nasdaq fair value è apparso per la prima volta su CryptoSlate.
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