La corsa alle stablecoin in Asia: bilanciare crescita e supervisione
L'espansione globale delle stablecoin sta accelerando, spingendo i paesi di tutta l'Asia ad adattare le proprie normative per questi asset digitali. Le autorità della regione stanno adottando approcci diversi, bilanciando la crescita dei token sostenuti dalle banche e ancorati alle valute nazionali con le stablecoin ancorate al dollaro statunitense. In Giappone, Singapore e Hong Kong, le politiche vengono aggiornate per definire il ruolo delle stablecoin in ciascuna economia e chiarire come questi asset digitali possano funzionare insieme ai sistemi finanziari tradizionali.

In breve
- Giappone, Singapore e Hong Kong stanno aggiornando le politiche per definire il ruolo delle stablecoin e integrarle con i sistemi finanziari tradizionali.
- Le banche giapponesi stanno collaborando con aziende fintech per lanciare stablecoin ancorate allo yen e successivamente al dollaro statunitense, mentre la Cina impone restrizioni agli emittenti privati.
Iniziative sulle Stablecoin e Tendenze Regolatorie in Asia
In Asia, lo sviluppo delle stablecoin riflette un equilibrio tra consentire agli operatori privati di innovare nei sistemi monetari nazionali e mantenere il controllo sui flussi di capitale. Questo è evidente negli sviluppi recenti, con un consorzio di banche giapponesi che pianifica una nuova stablecoin mentre la Cina ha imposto restrizioni ai progetti con sede a Hong Kong, mostrando i limiti affrontati dagli emittenti privati sotto le normative esistenti.
John Cho, vicepresidente delle partnership presso Kaia DLT Foundation, ha spiegato che i regolatori e i legislatori della regione si stanno muovendo rapidamente per stabilire quadri giuridici chiari per le criptovalute e le stablecoin. Ha aggiunto che i responsabili politici sono divisi: alcuni credono che solo le banche consolidate dovrebbero occuparsi dell'emissione e della gestione delle riserve delle stablecoin, mentre altri temono che tali restrizioni possano ostacolare l'innovazione e l'adozione nel settore.
Giappone, Singapore e Cina: Percorsi Divergenti per le Stablecoin
In Giappone, MUFG Bank, Sumitomo Mitsui Banking Corporation e Mizuho Bank pianificano di emettere una stablecoin tramite l'infrastruttura della fintech Progmat, con sede a Tokyo. L'iniziativa inizierà con un token ancorato allo yen, seguito successivamente da una versione in dollari statunitensi. Dopo aver completato una prova di concetto, le banche prevedono che la stablecoin sarà in uso pratico entro la fine dell'attuale anno fiscale a marzo. Allo stesso tempo, il Giappone sta aggiornando le sue normative sulle criptovalute per prevenire attività illecite, incluse misure contro l'insider trading nelle valute digitali, come riportato da Cointribune.
Nel frattempo, Singapore si è concentrata su chiarezza e infrastruttura. StraitsX gestisce una stablecoin ancorata al dollaro di Singapore sotto la piena supervisione della Monetary Authority of Singapore (MAS). Tether ha inoltre ampliato le sue operazioni nella regione, rendendo disponibile USDT anche tramite ATM sudcoreani grazie alla blockchain Kaia.
Il quadro normativo del MAS, introdotto nel 2023, stabilisce standard per gli emittenti di stablecoin ancorate al dollaro di Singapore o ad altre valute del G10, richiedendo riserve sottoposte a revisione, sufficiente liquidità e la capacità di riscattare i token entro cinque giorni lavorativi. Solo gli emittenti conformi possono essere riconosciuti come “stablecoin regolamentate dal MAS”.
La Cina, al contrario, sta adottando una posizione restrittiva, avendo ordinato ad Ant Group e JD.com di sospendere le loro iniziative di stablecoin con sede a Hong Kong. La People’s Bank of China e la Cyberspace Administration of China hanno messo in guardia contro la possibilità che aziende private emettano asset digitali simili a valute. Hong Kong, pur esplorando applicazioni aziendali, rimane soggetta a queste restrizioni centrali, limitando la sua flessibilità nel settore.
Prospettive per la Regione
Gli osservatori del settore Brian Mehler, CEO di Stable, e Dermot McGrath, co-fondatore di Ryze Labs, vedono Giappone, Singapore e Hong Kong seguire percorsi distinti nello sviluppo delle stablecoin. Ecco la loro opinione:
- Mehler ha affermato che il Giappone potrebbe guidare il settore delle stablecoin istituzionali grazie alle iniziative precoci e al dinamismo del suo consorzio bancario, mentre Dermot McGrath ha aggiunto che i progressi nel paese dovrebbero essere costanti e attentamente gestiti.
- A Singapore, Mehler ha osservato che il paese probabilmente rimarrà un centro di innovazione grazie a quadri normativi chiari, e McGrath ha sottolineato che si sta concentrando sulla creazione di pochi emittenti di riferimento per guidare il mercato.
- Secondo Mehler, Hong Kong si sta concentrando su applicazioni orientate alle imprese dove la conformità è fondamentale, e McGrath ha evidenziato che lo sviluppo lì rimane sensibile alle normative di Pechino.
- Sia Mehler che McGrath hanno sottolineato che in tutta la regione i regolatori mantengono il controllo mentre le istituzioni finanziarie mirano a restare attive e a non rimanere indietro nell'adozione delle stablecoin.
Pertanto, mentre le stablecoin continuano a crescere, l'Asia sta emergendo come un'area centrale per il loro sviluppo. Banche, regolatori e aziende tecnologiche stanno esplorando come questi asset digitali possano integrarsi con i sistemi finanziari esistenti. I prossimi anni determineranno quali approcci avranno successo e come innovazione e regolamentazione potranno coesistere in questo ecosistema finanziario digitale in evoluzione.
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