I mercati crypto reagiscono mentre Trump afferma che le alte tariffe sulla Cina "non sono sostenibili"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiarito venerdì che le tariffe proposte del 100% sui prodotti cinesi “non saranno applicate”, suggerendo un atteggiamento più morbido rispetto a quanto inizialmente temuto.

La dichiarazione arriva in un contesto di crescenti tensioni commerciali globali e ha già suscitato speculazioni sia nei mercati tradizionali che in quelli crypto.

Bitcoin reagisce mentre Trump ammorbidisce la posizione sulle tariffe alla Cina

Mentre la minaccia iniziale di tariffe aggressive aveva sollevato preoccupazioni sul sentimento di rischio globale e sulla fuga di capitali, i commenti più recenti di Trump segnalano un possibile allentamento della politica commerciale.

In un’intervista con Fox News, il presidente Trump ha discusso delle tensioni commerciali con la Cina e del suo prossimo incontro con Xi Jinping in Corea del Sud tra due settimane.

“Cercano sempre un vantaggio. Hanno derubato il nostro paese per anni,” ha detto Trump.

Ha inoltre aggiunto che la Cina ha davvero danneggiato l’economia statunitense in passato, ma ora la situazione è cambiata.

Quando gli è stato chiesto se una tariffa del 100% in aggiunta a quelle già esistenti sulla Cina potesse essere mantenuta, Trump ha risposto di no, aggiungendo che una tale misura non sarebbe sostenibile.

“Penso che andremo alla grande con la Cina,” ha osservato Trump.

Questo cambiamento è stato interpretato come un segnale di sollievo per gli asset rischiosi. In risposta, il prezzo di Bitcoin ha mostrato un leggero aumento, salendo di quasi il 2% sul grafico orario. Le principali criptovalute hanno seguito la stessa tendenza, mostrando un momentum positivo dopo che Trump ha ammorbidito la sua posizione.

Performance dei prezzi delle principali criptovalute. Fonte: Coingecko

Il cambio di posizione arriva mentre i mercati globali sono crollati alla fine della scorsa settimana dopo che Donald Trump ha annunciato nuove tariffe e controlli sulle esportazioni verso la Cina, portando le tensioni commerciali al livello più alto dal 2019. La mossa aggressiva ha scosso i mercati globali, con asset rischiosi come Bitcoin ed Ethereum che sono crollati in risposta.