Il Giappone si sta preparando a reprimere il trading di insider crypto per la prima volta in assoluto. La Financial Services Agency sta pianificando di presentare emendamenti che renderebbero illegale il trading basato su informazioni non pubbliche, con i trasgressori che rischiano sanzioni finanziarie proporzionali ai profitti ottenuti illegalmente.
Attualmente, il Financial Instruments and Exchange Act del Giappone non copre effettivamente le criptovalute per quanto riguarda il trading di insider. Questo ha lasciato la questione nelle mani delle aziende crypto e dei gruppi industriali per l'autoregolamentazione, il che ovviamente non si è rivelato particolarmente efficace.
La FSA vuole finalizzare tutti i dettagli normativi entro la fine di quest'anno e presentare tutto al parlamento durante la sessione ordinaria del prossimo anno. Se approvato, la Securities and Exchange Surveillance Commission avrebbe il potere di indagare sui casi sospetti e raccomandare multe o accuse penali.
La parte complicata è determinare cosa costituisce informazione privilegiata per le crypto. A differenza delle azioni, dove c'è sempre un'azienda chiaramente identificabile dietro, molti token non hanno emittenti identificabili. Questo rende difficile stabilire chi possa essere considerato un “insider” in primo luogo.
Questa iniziativa arriva mentre i regolatori giapponesi stanno prestando molta più attenzione al settore crypto poiché si sta fondendo con la finanza tradizionale. Proprio la scorsa settimana, Binance Japan ha annunciato che PayPay Corporation ha acquistato una quota del 40% nel loro exchange, dimostrando quanto le crypto stiano diventando mainstream in Giappone.
Conclusione
La FSA del Giappone sta preparando emendamenti per vietare il trading di insider crypto con sanzioni finanziarie, puntando alla presentazione parlamentare nel 2026 nonostante le sfide nel definire gli insider per i token decentralizzati.
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