Nvidia supera le aspettative sugli utili del secondo trimestre ma affronta ostacoli nelle vendite in Cina

Rapida panoramica

• I ricavi del Q2 hanno raggiunto i 46,7 miliardi di dollari, l’utile netto ha superato i 26,4 miliardi di dollari

• L’EPS ha superato le aspettative a 1,08 dollari (GAAP) e 1,05 dollari (non-GAAP)
• Nessuna vendita di chip H20 alla Cina a causa dei controlli sulle esportazioni degli Stati Uniti

Nvidia supera Wall Street in un trimestre da record

In un annuncio del 27 agosto, il gigante dei semiconduttori Nvidia ha registrato un altro trimestre eccezionale, superando le previsioni degli analisti sia per i ricavi che per i profitti. Per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2026, l’azienda ha riportato ricavi per 46,7 miliardi di dollari, in crescita del 6% rispetto al trimestre precedente e del 56% su base annua. L’utile netto è salito a 26,4 miliardi di dollari, con margini di profitto che hanno raggiunto l’impressionante cifra del 72,4%.

“L’informatica rack-scale NVIDIA NVLink è rivoluzionaria, arrivando proprio al momento giusto mentre i modelli di intelligenza artificiale orientati al ragionamento guidano aumenti di ordini di grandezza nelle prestazioni di training e inferenza. La corsa all’AI è iniziata, e Blackwell è la piattaforma al suo centro.”

ha dichiarato Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA

L’utile per azione (EPS) si è attestato a 1,08 dollari secondo i principi GAAP e a 1,05 dollari secondo i principi non-GAAP, entrambi superiori alle stime di Wall Street. Nonostante i risultati solidi, le azioni Nvidia sono scese del 3,3% nelle contrattazioni after-hours di mercoledì secondo i dati di Tradingview , suggerendo cautela da parte degli investitori riguardo alla futura traiettoria di crescita dell’azienda.

Un gigante di mercato con peso geopolitico

Nvidia detiene ora il titolo di azienda quotata più preziosa al mondo, con una capitalizzazione di mercato superiore a 4,4 trilioni di dollari. Oltre al suo dominio nell’AI e nell’hardware di calcolo, il ruolo strategico di Nvidia nelle catene di approvvigionamento globali l’ha resa un punto centrale della politica industriale e estera degli Stati Uniti.

Attività in Cina sospesa a causa delle restrizioni all’export

Un punto chiave della call sugli utili è stato rappresentato dalle vendite di Nvidia in Cina, in particolare del suo processore H20, una versione a bassa potenza del chip di punta H100 progettata per rispettare le restrizioni all’export degli Stati Uniti. Nvidia ha confermato che nessuna spedizione di H20 è stata effettuata verso clienti cinesi nel Q2.

Le restrizioni derivano da preoccupazioni per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. A gennaio, l’amministrazione Trump ha imposto controlli stringenti sulle esportazioni di H20 verso la Cina, inclusi licenze e costi per un valore di 5,5 miliardi di dollari, bloccando di fatto le vendite.

Sebbene l’amministrazione abbia cambiato rotta ad agosto, autorizzando la ripresa delle spedizioni, ciò è avvenuto con un compromesso oneroso: Nvidia deve restituire il 15% dei ricavi derivanti da qualsiasi vendita di H20 in Cina al governo degli Stati Uniti.